Rabbia

La rabbia è tra tutte le emozioni quella di più difficile gestione. La rappresentazione sociale di questa emozione ci induce spesso a nasconderla, a contenerla o a comprimerla.
Nel trattenere la “rabbia” si perdono di vista i propri desideri e pensieri, non si è in grado di essere assertivi e di mantenere i propri confini esistenziali e psichici. In generale un eccessivo controllo dell’espressione della rabbia è causa di stress fisico, dovuto alla contrazione della mascella e della muscolatura, all’aumento del battito cardiaco, al trattenere il respiro e a soffocare il grido.
Le persone che reprimono la propria rabbia iniziano a perdere contatto con ciò che è importante per loro e a sentirsi alienati dai propri bisogni e desideri; rinunciano alla responsabilità della propria crescita e a garantire la qualità della propria vita. Un problema interpersonale importante, oltre all’alienazione dal proprio sé, è rappresentato dal fatto che l’evitamento della rabbia provoca nella persona un senso di impotenza ancora più acuto, sopprimono la rabbia per essere stati vittimizzati, offesi o abusati.
(Greenberg, 2000)

hai ragione sul fatto ke sopprimere la propria rabbia è magari pericolso...certo nn va esternata nella sua potenza come rabbia in sè...altrimenti si rischia di incappare in una guerra personale o interpersonale...si rischia altresì di compromettere la propria salute psichica e fisica così come quella degli altri. Come abbiamo scritto per la paura...anche la rabbia va trasmutata...In realtà tutte queste forze negative...sono l'anticamera di forze positive...il rovescio della medaglia...dove c'è rabbia...dovrebbe esserci perdono...dove c'è paura...dovrebbe esserci abbandono....dove c'è odio...dovrebbe esserci amore

bacioniiiii tesoro

Vero!!
Bello vedere così oltre, pur rimanendo realisti!