E' risaputo che ogni individuo passa un terzo della propria vita dormendo. Sin dai tempi piu antichi l'essere umano ha cominciato a chiedersi quale fosse il significato del sonno, dando diverse risposte nel corso dei tempi e ancora oggi molteplici.
La scienza oggi interpreta il dormire come processo di grande dinamismo cerebrale determinato da leggi e regole ben precise, e non una semplice fase di paralisi o inattività.
Nell'arco della storia sono state proposte due finalità di sonno, due spiegazioni fondamentali, delle quali una esclude l'altra:
la prima interpreta il sonno come
recupero e riparazione,
la seconda vede nela riposo la possibilità dell'organismo e della psiche di riprendersi dalle fatiche.
in questo momento la ricerca scinetifica più recente ha aggiunto indicazioni ulteriori, rivelando che a tali fasi corriponde un tipo di attività cerebrale molto concentrata e misurabile elettricamente tramite elettroencefalogramma (EEG).
Esso è lo strumento principale che disponiamo per studiare il sonno, poichè capta, amplifica e registra tutte le attività del cervello.
Nel 1953 Eugene Aserinsky e Nathaniel Kleitman scoprirono la presenza dei movimenti oculari rapidi (REM) durante il sonno. Questa semplice osservazione ha permesso di differenziare il sonno in una fase
REM (con movimenti oculari rapidi) e in una fase non
REM (NREM). Nel 1963 Kleitman e Dement descrissero, per la prima volta, l'alternanza del sonno REM e NREM in cicli durante il periodo di sonno, introducendo il concetto di architettura del sonno.
[Modificato da fairyfaith 27/04/2007 16.54]
Faith