Benvenuti a tutti! Oggi è il 25/02 - San Lorenzo Bai Xiaoman Martire


ORACOLO DELLO SHEN SHU - la vita è un cammino, se devi stare attento a ogni passo, non devi però perdere di vista il quadro globale. Fermati e ascolta: dove sei e dove vorresti essere in questo momento? Chi sei e chi vorresti essere in questo momento? Ricorda che il mondo è molto più grande di quanto il tuo pensiero possa immaginare.


 
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Il Linguaggio dei Fiori

Ultimo Aggiornamento: 28/09/2006 21:44
28/09/2006 21:02
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Acanto

Plinio il Vecchio nei suoi trattati di botanica, nel 50 D.C., suggeriva le
eleganti e superbe piante d’acanto per ornare le prode dei giardini romani;
cento anni prima Virgilio aveva
immaginato Elena di Troia drappeggiata con un peplo bianco con gli orli ornati di foglie d’acanto e faggio; infine un
architetto ateniese, Callimaco, nel 500 A.C., scolpiva i capitelli delle colonne con foglie d’acanto, capitelli diventati l’emblema dello stile corinzio.
L’acanto vuol dire prestigio e benessere.

Agave

Piana succulenta originaria dell'America centro-meridionale, molto ben adattata ai climi mediterranei; è molto conoscitua soprattutto per la particolarità di fiorire un'unica volta, appena prima della morte. Infatti le piante adulte producono un lungo fusto cilindrico, che porta numerosi fiori campanulati, di medie dimensioni, dopo di che disseccano. Si possono utilizzare in grandi mazzi di fiori, più spesso si regala l'intera pianta. Questo fusto rigido ed imponente, con i numerosi fiori, prende il significato di sicurezza, che sia essa in amicizia, in amore o negli affari; un amato che riceve in dono un'agave può essere certo che l'amore è sicuro e fermo, fino al termine estremo.

Arancio

Da sempre è considerato alberello bene augurante. Il suo Paese d’origine è la Cina; sembra che, fin dal dodicesimo secolo, un carico di frutti partisse all’inizio di ogni anno
da Pechino diretto ad uno dei
templi di Foochow per celebrare sacrifici agli dei. L’offerta di arance
il primo giorno dell’anno significava
augurio di felicità, prosperità e
abbondanza. Nei paesi di religione cattolica, l’arancio assume un duplice valore: i frutti e i fiori da un lato sono considerati simbolo di purezza e generosità, dall’altro se associati alla Madonna diventano l’emblema del peccato originale. Le streghe di tutta l’Europa indicavano l’arancio come il cuore delle loro vittime. Risale ai tempi delle crociate l’usanza di impiegare i fiori d’arancio per addobbare gli abiti delle spose. I cavalieri orientali li regalavano il giorno delle nozze alla propria sposa; le tradizioni saracene attribuiscono ai fiori d’arancio valore di fecondità.

Bocca di leone

Il nome "bocca di leone" deriva dall'aspetto del fiore, che ricorda per un verso una bocca, per l'altro un naso di animale. La tradizione lo considera da sempre il fiore del capriccio; nel medioevo, infatti, le ragazze erano solite ornarsi i capelli con questi fiori per rifiutare i corteggiatori non desiderati. Per questo la valenza generalmente riconosciuta alla Bocca di leone è l'indifferenza ed il disinteresse.

Bucaneve

E’ detto “stella del mattino” perché è
uno dei primi fiori a spuntare dalla terra dopo l’inverno. La tradizione cristiana associa il Bucaneve alla candelora,
il 2 febbraio, giorno della purificazione
della Madonna. Inoltre una leggenda racconta che Eva e Adamo, una volta cacciata dal Paradiso Terrestre, furono trasportati in un luogo gelido, buio e
dove era sempre inverno. Eva ben presto fu presa dallo sconforto e dal rimpianto, non accettava l’idea di viverein quelle condizioni; un angelo avuta compassione di lei, si dice, che prese
un pugno di fiocchi di neve, vi soffiò e ordinò che si trasformassero in boccioli una volta toccato il suolo. Eva, alla vista dei bucaneve, prese forza e si rianimò.
I Bucaneve sono il simbolo della vita e della speranza.

Camelia

La Camelia proviene dalla Cina e dal Giappone, dove ne crescono moltissime varietà. In Europa le camelie furono importate da G. J. Camel a partire
dalla seconda metà del 1700. Tuttavia, questa splendida pianta raggiunse grande popolarità soltanto un secolo dopo, in seguito al successo del romanzo di Dumas, "La signora delle camelie". Da allora, infatti, il fiore della Camelia iniziò ad essere usato come ornamento di scollature ed orli degli
abiti delle signore; Madame Chanel ha insegnato a portarla sui suoi tailler. Negli anni '30 del 1900, la Camelia era una pianta fondamentale e sempre presente nella maggior parte dei giardini tardo-romantici di tutta l'Europa. Dalle foglie di alcune varietà si ricava il tè. In Italia è coltivata soprattutto sulle sponde del lago Maggiore.
Nel linguaggio dei fiori la Camelia vuol dire perfetta bellezza e superiorità non esibita; se regalata è segno di stima.

Caprifoglio

Il nome Caprifoglio deriva dal latino caprifolium e fa riferimento alla predisposizione di questa pianta ad arrampicarsi a tutto ciò che si trova nelle sua immediate vicinanze e che ricorda, per questo, l'abilità d'arrampicarsi delle capre. Famosa è anche la dolcezza del nettare di questo fiore, da cui deriva il significato attribuito alla pianta e cioè dolcezza d'animo.

Ciclamino

Nel terzo secolo Teofrasto scriveva che il
Ciclamino veniva usato per eccitare l’amore
e la sensualità.
Il nome deriva dal greco kuklos che vuol dire cerchio e, proprio per questo, alcuni studiosi, associando la forma del fiore e il termine etimologico all’utero femminile, ritenevano che la pianta fosse capace di facilitare il concepimento.
In passato si pensava che l’estratto di Ciclamino fosse un toccasana contro i morsi dei serpenti
più velenosi; di qui l’attribuzione al fiore di poteri magici, la capacità di allontanare il maleficio e di influire sulle vicende amorose. L’essenza del Ciclamino è ritenuta portafortuna. Nel linguaggio
dei fiori vuol dire diffidenza, proprio perché nonostante la sua bellezza e i suoi presunti
poteri magici, le sue radici contengono una, seppur minima,
quantità di veleno.

Dalia

La Dalia è originaria del Messico, da dove fu trasferita in Europa con grandi difficoltà, dovute principalmente al viaggio molto lungo che i bulbi dovevano affrontare. Forse i primi semi vennero importati da un botanico svedese.
Il poeta Gothe era un grande
ammiratore di questo fiore, del quale ha, in più occasioni, elogiato la bellezza. Nei secoli scorsi la Dalia veniva utilizzata in cucina, come dimostrano le numerose ricette che sono state ritrovate.
I valori comunemente assegnati alla
Dalia sono la gratitudine e la precarietà.

Erica

Pianta molto diffusa in Europa, anche come pianta selvatica, si coltiva in giardino, ma viene sempre più usata anche nelle composizioni da esterno o nei mazzi di fiori, soprattutto quelli essiccati; le piccole spighe di campanule colorate, molto persistenti, e le foglie lineari, di colore molto brillante, la rendono molto adatta anche per confezionare centrotavola o decorazioni e ghirlande. Nel colore bianco ha il significato di protezione, ammirazione e speranza che i sogni e i desideri si avverino; nel colore rosa-lilla prende invece il significato di solitudine.

Fiordaliso

Alcuni resti di questo fiore risalgono all’era neolitica, le sue origini sono antichissime. E’ soprannominato “erba degli incantesimi”. Una leggenda racconta che la dea
Flora, avendo ritrovato morto in un campo pieno di fiordalisi il corpo dell’amato Cyanus, volle chiamare quei fiori proprio con il suo nome;
il nome scientifico è infatti Centaurea cyanus. Centaurea
deriva dal nome del centauro Chitone che, ferito al piede da una freccia avvelenata, si curò con il
succo del fiore. In Oriente, gli innamorati lo regalano all’amata nella speranza di ottenere la felicità da lei.
Nel linguaggio dei fiori significa felicità e leggerezza.

Garofano

Numerosi sono i significati attribuiti a questo fiore nel corso dei secoli. La mitologia lega il Garofano alla Dea della caccia, Diana; si tramanda infatti che un giovane pastore innamorato follemente della Dea, sia stato dalla stessa prima sedotto e poi crudelmente abbandonato; dalle lacrime versate del giovane che morì per la passione si narra nacquero dei bellissimi fiori: i garofani. Nello stesso verso anche la tradizione cristiana riporta che dalle lacrime di Maria addolorata ai piedi della croce del Cristo nacquero dei garofani. Numerosi sono anche i poteri attribuiti agli infusi ricavati con l'essenza del fiore: toccasana contro i malanni e la febbre, sollievo per le sofferenze d'amore. Nel linguaggio dei fiori il significato del Garofano varia a seconda colore dello stesso: rosso=amore passionale ed impetuoso, bianco=fedeltà, giallo=sdegno.

Gelsomino

Sono state ritrovate tracce antichissime di Gelsomino in Egitto; piccolissimi frammenti sono stati rilevati sulla mummia di un faraone nella necropoli di Deir-el-Bahri. In Europa giunse forse dalle Indie.
In Toscana, nel 1500, un nobile ne piantò uno splendido esemplare nel proprio giardino, proibendo al proprio giardiniere
di riprodurre quella pianta; la fidanzata del giardiniere, disobbedendo all’ordine del Signore, ne rubò un rametto, lo ripiantò; riuscì a riprodurre il Gelsomino e iniziò
a venderne talee; in questo modo sì arricchì e riuscì a sposare il fidanzato. Anche oggi in Toscana è tradizione per le spose aggiungere un rametto di Gelsomino al bouquet, affinché porti fortuna al futuro marito.
Il Gelsomino giallo è simbolo di eleganza e grazia, quello bianco di amabilità. In Spagna è l’emblema della sensualità.

Giglio

Il Giglio è originario della penisola Balcanica e dell'Asia Minore, da dove fu importato nel resto dell'Europa. La tradizione vuole che il giglio, in origine, fosse un fiore bianco e candido, proprio per questo per i cristiani il Giglio è simbolo della purezza. Da sottolineare a tale proposito è
il fatto che San Giuseppe viene spesso rappresentato con un bastone dal quale germogliano
gigli bianchi. Un Giglio stilizzato è ancor oggi considerato lo stemma
della città di Firenze, anche se, probabilmente, il fiore che si voleva rappresentare era l'iris, in quanto le colline che circondavano la città erano piene di questi fiori. La mitologia narra che il Giglio nacque da una goccia di latte caduta dal seno di Giunone mentre allattava il piccolo Ercole.
Il significato del Giglio è, dunque, quello della purezza e della castità.

Girasole

E’ un fiore che ha origini antiche: nell’America settentrionale sono
stati trovati resti di questo fiore che risalgono a tremila anni prima di Cristo. Gli Indiani d’America lo consideravano una pianta sacra in quanto consentiva all’uomo di farne molteplici usi. In Perù è l’emblema del Dio Sole. E’ dal Perù che il Girasole venne per la prima volta importato in Europa. Il Girasole fu apprezzato dal Re Luigi XIV, il Re Sole e durante l’età vittoriana, in Gran Bretagna, venne disegnato su
stoffe, inciso nel legno, forgiato nei metalli; Oscar Wilde volle il Girasole come simbolo del movimento
estetico che lui stesso aveva fondato. In Italia, poeti come Eugenio Montale e Gabriele D’Annunzio hanno elogiato il Girasole nei propri versi. Nelle opere di Van Gogh la presenza del fiore è ricorrente.
Il Girasole comunica allegria e orgoglio.

Glicine

Il nome scientifico è wisteria,
assegnato al Glicine in onore del
grande antropologo Kaspar Wistar.
Il Glicine cresce nella costa orientale degli Stati Uniti, da dove fu importato
in Europa nel 1700. Soltanto un secolo dopo, però, quando dall'Oriente, e più precisamente dalla Cina e dal Giappone, arrivarono le splendide varietà asiatiche, il Glicine cominciò
ad essere veramente apprezzato dagli Europei. Per i cinesi ed i giapponesi il Glicine rappresenta l'amicizia, tenera e reciproca; si narra, infatti, che gli Imperatori giapponesi, durante i lunghi viaggi di rappresentanza, portassero con sé bonsai di glicine; quando giungevano in luoghi stranieri si facevano precedere dagli uomini del seguito, che sostenevano alberelli di Glicine fiorito, al fine di rendere note le proprie intenzioni, amichevoli e di riguardo, per gli abitanti di quelle terre.
Il significato che il dono del Glicine ha conservato è quello di segno di disponibilità ed anche prova di amicizia.

Iris

La mitologia greca ha chiamato Iride, la messaggera degli Dei, e cioè la divinità che, servendosi dell'arcobaleno come passaggio, consentiva il "dialogo" tra Olimpo
e Terra. Il fiore dell'iris fu così chiamato perché la molteplicità dei suoi colori ricordava, per l'appunto,
i colori dell'arcobaleno. Si narra, anche, che le prime specie di
questo fiore furono trasferite in Egitto dal faraone Thutmosis dalla Siria. In Italia l'iris è un fiore molto comune nelle campagne toscane;
sembra infatti che proprio sulla base di questo fiore venne ideato lo stemma della città di Firenze, anche se da sempre esso è comunemente conosciuto come giglio fiorentino. Anche il Re Luigi di Francia lo scelse come simbolo del proprio paese. in Giappone l'iris è uno dei fiori nazionali.
Il significato associato a questo fiore è messaggio di buona novella.

Loto

Presso gli Orientali il Loto è espressione della perfezione
e della purezza del sole, del cielo, della creazione, del passato, del presente e del futuro, ovvero, in una parola sola della vita stessa e di tutte le virtù ad essa,
direttamente o indirettamente, riferibili. Per questo è considerato un fiore sacro, il fiore degli Dei. I Buddisti indiani rappresentano il seggio di Budda come forma allargata del fiore di loto. Nella Grecia antica era il simbolo
della bellezza e dell'eloquenza. In Italia cresce in zone temperate; a Mantova, sul lago Superiore, cresce grazie ad una giovane laureata in
Scienze Naturali, che, circa 60 anni fa, decise di piantarne lì alcuni esemplari.
Oggigiorno, il dono del fiore di Loto è un gesto per dichiarare grande ammirazione.

Margherita

Si dice abbia facoltà profetiche. Gli innamorati la sfogliano per sapere se il loro amore è ricambiato. Nel Medioevo, le donne riconoscevano pubblicamente di essere amate e di riamare quando concedevano al loro cavaliere il permesso di ornare il proprio scudo con due margherite. Opposto è il messaggio che altri
hanno assegnato al fiore: quando una donna non era sicura dell’affetto dell’amato si ornava la fronte con margherite. E’ il simbolo della semplicità, freschezza e purezza.

Mimosa

In Inghilterra, nel secolo scorso, le ragazze meno carine erano solite infilare un fiore d’acacia nell’occhiello della giacca, della camicetta oppure
fra i capelli per esibire la loro ideologia. Diverso significato veniva attribuito alla Mimosa dagli
indiani d’America; in base ad una vecchia
usanza un ramoscello d’acacia era donato da
ogni giovane alla ragazza che gli aveva infuocato
il cuore. Il loro aspetto delicato nasconde forza
e vitalità; per questo è simbolo
di forza e femminilità.

Mughetto

E’ sinonimo di felicità che ritorna e di portafortuna.
In Francia durante la festa del primo maggio si offre
per augurio. Secondo una leggenda San Leonardo
dovette combattere contro il demonio con sembianze
di diavolo. Egli vinse, ma il combattimento fu difficile
e le gocce del suo sangue sul terreno si trasformarono
in bianchi campanellini.

Narciso

Il significato di questo fiore, ovvero autostima, vanità ed incapacità d'amare, è da far risalire alla storia di Narciso, un giovane e splendido pastore di cui Ovidio parla nel terzo libro della Metamorfosi. Narciso è rappresentato come un ragazzo molto vanitoso e completamente ammagliato dalla sua stessa bellezza ed incapace, proprio per questo, di carpire la vita ed i sentimenti che la sua bellezza suscitava in tutte le fanciulle. Un giorno, mentre ammirava tutto il
suo splendore nelle acque di uno stagno, Narciso divenne "bersaglio" di Cupido che, per beffarsi del giovane, gli truccò la faccia e gli scompigliò i capelli. Narciso, nel tentativo di recuperare il suo viso, cadde in acqua e morì. sulle sponde dello stagno nacquero dei narcisi che chinavano il capo sull'acqua alla ricerca del proprio riflesso. Dal termine Narciso sono derivati gli aggettivi narcisista e narcisistico ed il sostantivo narcisismo che indicano la tendenza a contemplare con eccessivo compiacimento la propria persona e la propria personalità.

Ninfea

I Greci attribuivano al fiore qualità anti-afrodisiache; nella mitologia greca è considerato il simbolo dell’amore non corrisposto, ma anche dell’amore platonico. Gli Egizi hanno scelto questo fiore per ornare, dipinto le pareti delle tombe dei faraoni. In Oriente, la Ninfea simboleggia l’alba, l’arrivo del sole; alcune varietà si aprono quando sorge il sole e poi si richiudono al tramonto. Giglio d’acqua è il nome utilizzato per indicare la Ninfea nei paesi
anglosassoni; qui rappresenta la
castità, la purezza, e la freddezza.

Non ti scordar di me

La tradizione europea fa risalire il significato di questo fiore ad una legenda austriaca, secondo la
quale un giorno due innamorati, mentre passeggiavano lungo il Danubio scambiandosi promesse
e tenerezze, rimasero affascinati dalla grande quantità di fiori blu,
che venivano trasportati dalla corrente. Il giovane, nel tentativo di raccogliere alcuni di questi fiori per l'amata, venne inghiottito dalle
acque, gridando "Non dimenticarmi mai!".
La valenza da allora attribuita al fiore è quella della fedeltà e dell'amore eterno.

Oleandro

La pianta è nota da sempre per la sua velenosità; già Plinio il Vecchio parlava di un miele non commerciabile, velenoso, in quanto prodotto dalle api con il nettare dei fiori di oleandro. In India è considerato un fiore funerario; secondo un antica leggenda, l’eroina che va a morire suicida porta
sul capo una corona composta con fiori di oleandro. Diversa è la concezione dell’oleandro
in Libia: qui, infatti, con i cataplasmi delle sue
foglie si curano gli ascessi. Il suo nome
scientifico, Nerium Oleander, deriva dal greco neron che significa acqua; il nome vuole
enfatizzare il fatto che l’oleandro sviluppa radici molto profonde che ricercano acqua per garantire sopravvivenza alla pianta. Per chi è superstizioso
non è certo un regalo gradito; il suo significato è
la diffidenza.

Papavero

Il Papavero rhoeas è il genere che comunemente fiorisce nei campi dell'Asia e dell'Europa. Si tratta di un fiore estremamente semplice, da sempre oggetto di leggende e credenze popolari. La tradizione mitologica tramanda il Papavero come il fiore della consolazione tant'è che si narra che Demetra, la Dea dei campi e dei raccolti, abbia riacquistato la serenità in seguito alla morte della figlia soltanto bevendo infusi di papavero. Nel Regno Unito, durante la prima guerra mondiale, ghirlande di papaveri venivano utilizzate per celebrare e ricordare i valorosi combattenti morti per la patria sul campo di battaglia. Il significato del Papavero è quindi quello della consolazione ma anche quello della semplicità.

Primula

Della Primula si ricorda che fu il fiore preferito dallo statista inglese Benjamin Disraeli, tant'è che, in occasione della sua morte, i conservatori misero all'occhiello una primula
in ricordo dello statista scomparso e la sua tomba fu adornata con questi fiori.
La Primula è uno dei primi fiori che sboccia appena il clima inizia ad intiepidirsi, anche
nei paesi più freddi; proprio per questo essa
è da sempre considerata il simbolo della primavera e della speranza di rinnovamento che questa stagione porta con sé. C'è anche chi considera la Primula come emblema della giovinezza e della precocità. Rilevanti sono inoltre anche le sue proprietà medicinali: infusi a base dei suoi petali e rizomi essiccati sono un efficace rimedio contro emicranie ed infiammazioni delle vie respiratorie.

Rosa

Regina dei fiori, la Rosa può
assumere diversi significati a seconda
dei propri colori; così per esempio
la Rosa rossa simboleggia l’amore,la
passione; quella gialla la gelosia e
infedeltà nello stesso tempo; quella
bianca di castità e purezza; quella
Rosa di fascino e dolcezza
.

Rosa Canina

La Rosa Canina è una varietà di Rosa selvatica, che può crescere spontaneamente nei boschi e nei dirupi. Fin dall'antichità è stata considerata un fiore dalla doppia valenza; da un lato, infatti, la Rosa Canina si caratterizza per la bellezza e soavità del profumo dei propri boccioli, dall'altro per il tronco ed i rami pieni di spine, piccole e appuntite, che rappresentano un ostacolo per chiunque si avvicini e desideri cogliere una rosa. Per questi motivi il significato attribuito al fiore è duplice: delicatezza e piacere ma la tempo stesso anche sofferenza e dolore fisico. Da non dimenticare sono poi le proprietà calmanti e rilassanti associate agli infusi ed estratti ricavati con i petali del fiore.

Tulipano

Il Tulipano è originario della Turchia, dove cresce spontaneamente e dove iniziò ad essere coltivato circa 1000 anni fa. Il termine Tulipano deriva dal greco turban (= turbante), forse perché la sua forma ricorda proprio quella del turbante. Da sempre, tutti i giardini d'Oriente
sono "gremiti" di tulipani ed in Aprile a Costantinopoli si celebra
la festa del tulipano. Una leggenda turca fa risalire l'origine del fiore alle gocce di sangue versate per amore da un giovane innamorato deluso. Il Tulipano nel mondo orientale significa amore perfetto. In Occidente, i bulbi del Tulipano giunsero intorno al 1550, grazie all'ambasciatore austriaco a Costantinopoli, che di ritorno dalla Turchia ne portò una quantità consistente a Vienna, dove però
non seppero coltivarli
adeguatamente. Il paese europeo dove i tulipani hanno avuto più successo è stato senza dubbio l'Olanda; dal 1600, infatti, i tulipani divennero ricercatissimi e questo portò il loro prezzo alle stelle, tant'è che nel 1637 il governo olandese dovette approvare una legge che ne regolava il prezzo. In Occidente il significato del Tulipano è quello dell'incostanza.

Viola

Rappresenta il pudore e la modestia;
la sua corolla infatti si inchina davanti
al sole per evitare la troppa luce. Cantata dal Petrarca e da Shakespeare è stata oggetto di notevole rivalutazione
durante la Belle Epoque per il suo
profumo delizioso.

Viola del pensiero

La Viola del Pensiero fu uno dei simboli utilizzati durante l'Impero di Napoleone dalle compagini dei sui sostenitori, che anche clandestinamente sostenevano il proprio Imperatore; pare infatti che la Viola del Pensiero fosse la parola d'ordine dagli stessi utilizzata. La mitologia greca associa invece la Viola del Pensiero alla bellissima ninfa Io, di cui si innamorò perdutamente Giove, che, proprio per questo, fu trasformata per volere di Giunone in giovenca. Il significato comunemente attribuito alla Viola del Pensiero è dunque quello di riflessività e ricordo.

Violetta

La viola è sempre stata uno dei fiori più apprezzati, sia per l'aspetto estetico e per la delicata profumazione, da tutti i popoli e in tutti i tempi. Gli antichi romani e le popolazioni arabe erano solite aggiungere alle bevande fiori di viola oppure estratti della stessa, al fine di rendere più delicata e gradevole la consumazione. Molti poeti hanno celebrato e inserito nelle proprie opere la viola, come uno dei fiori più belli e delicati; altrettanto ricorrente è la rappresentazione del fiore in dipinti e decorazioni. Famoso è infine l'utilizzo del fiore per ottenere profumi ed essenze. Nellinguaggio dei fiori la viola è l'emblema dell'umiltà e della modestia.
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Lorenzo...bambino mio...TI AMOOOO
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